domenica 12 ottobre 2014

12 ottobre



Ormai alla fine del 4° giorno, in un bar a  Chiatona lido, nel golfo di Taranto, eccomi a voi!
Partenza alle 12.15 di mercoledì 8, in perfetto orario, ma con la solita ansia per gli ultimi preparativi, tanto più per qualcosa di nuovo come questa volta. Ma per grazia di Dio il tempo scorre inesorabile e così infine si deve partire, affidandosi.
19 anni fa, ai primi di maggio, ero partito in modo simile, con un Ford Transit, per la Grecia e Israele. Tre mesi e mezzo su un furgone peggio attrezzato di quello che sto usando. Un’esperienza importante che mi aveva permesso di visitare palmo a palmo la terra del Santo (e Atene, Corinto e la Cipro di Paolo e Barnaba) , permettendomi poi fino ad oggi di organizzare pellegrinaggi in modi non convenzionali. Arrivava al termine di 6 anni a Firenze. Di quel viaggio ricordo tante cose belle e significative, ma anche la lotta contro il caldo e il sole implacabili, in Israele. Ma avevo tante energie e potevo vivere in modo rude.
Adesso sono una persona anziana, con i suoi acciacchi e fragilità fisiche: le anche che protestano se il materasso e la posizione non sono perfetti, l’esofagite e la gastrite che costringono ad un rapporto col cibo sempre timoroso e molto controllato, la stanchezza che non viene domata dal sonno. Gli anni non sono passati invano, meglio così: è bene iniziare per tempo a fare i conti con sorella morte, percepita come in agguato dietro l’angolo.  
La prima tappa è fino a Pescara, giovedì sera si arriverà a Bari.
Nella Sua misericordia ho un angelo che mi accompagna: p. Guido Bertagna, che deve tenere lo stesso venerdì 10, nella stessa città, un incontro nel carcere, mentre io ho un ritiro al clero, con l’arcivescovo presente. L’abbiamo scoperto solo 15 giorni prima di partire! A Bari non andiamo mai, né io né lui, figuriamoci lo stesso giorno! Invece di andarci comodamente in aereo, ha còlto al volo la proposta di scendere insieme. Compagno prezioso, mi ha reso gli 800 km tra PD e BA leggeri e intensi: abbiamo condiviso e discusso per ore e abbiamo fatto due bei bagni in mare, nelle Marche e in Puglia. Meglio di così non mi poteva andare!
Ma questo non ha tolto la progressiva sensazione di quanto sia lunga l’Italia, così cangiante nei paesaggi, nel clima, negli abitati urbani.
L’8 abbiamo dormito nella nostra parrocchia di Pescara, dove mai ero stato e abbiamo concelebrato con p. Ignazio Buffa, un caro confratello che fu mio superiore.
Ripreso il cammino, una sosta alla cattedrale di Trani, edificata in riva al mare, ci fa ammirare l’arte degli antichi, da cui siamo così distanti come capacità di concepire opere destinate a durare secoli.
Giovedì sera a Bari siamo ospiti nella nostra comunità di Bari: 4 padri, vivono in un appartamento, tengono la cappella dell’università e si prodigano in ministeri vari. Ad un passo dal lungomare e da Bari vecchia: così nel dopocena ci concediamo una lunga passeggiata. Aria deliziosa, 20 gradi … un altro mondo!
Saluto il caro Guido venerdì mattina e partiamo per Cassano dove terrò il ritiro mensile al clero della diocesi di BA: è il primo di 3 incontri, l’altro il 14 novembre e il 12 dicembre. Devo parlare di Ignazio e del discernimento. La prima puntata non mi soddisfa molto, nonostante il Vescovo – amico della Compagnia - la gradisca. Spero di far meglio a novembre.
Tornati a BA, nel pomeriggio andiamo ad Altamura, da un prete che ha fatto con Rupnik una bella ristrutturazione di una chiesa seicentesca. È uno sveglio e si ipotizza un pellegrinaggio insieme alla sua gente.
Sabato sera invece tengo una conferenza sui Gesuiti nella chiesa del s. Cuore (ex chiesa della Conmpagnia), in Bari vecchia, su “I Gesuiti, tratti di una presenza nel mondo”: presente l’Arcivescovo e circa 120 persone. Da qui esco contento: ho avuto modo di prepararmi meglio e ho fatto un intervento scintillante. La serata si conclude con una piacevole cena al ristorante con l’Arcivescovo e il segretario. Ha studiato dai Gesuiti a Napoli e a Roma e si fa un po’ di amarcord a ruota libera.
Finalmente stamani parto da Bari e inizia il vero tempo sabbatico: per quanto tranquilli e occupati in relazioni gratuite, i giorni passati sono stati ancora all’insegna del ministero!
La messa domenicale e il pranzo però sono in una casa in campagna, a Martina Franca, con Aronne e Betta, Domenico e Maria Immacolata e i loro figli, carissimi amici da oltre 30 anni. Giornata strepitosa, mangiamo fuori chiaccherando serenamente. Mi invitano a restare per la sera, ma il pulmino e il mare mi reclamano.
E così arrivato sullo Ionio, dopo un buon bagno nel tiepido mare, su una spiaggia libera di forse 3 km, eccomi con voi!

Nessun commento:

Posta un commento